Questa settimana le indiscrezioni circa il nuovo iMac hanno rivelato qualcosa di veramente interessante: l’uso del nuovo chipset Intel Z68.

Normalmente questa non rappresenta una notizia particolare, nuovi dispositivi infatti escono insieme a nuove tecnologie che li accompagnano, ma stavolta qualcosa di strano c’è, lo Z68 infatti verrà rilasciato molto probabilmente entro la prossima settimana.

Le date sono piuttosto variabili ma il range di uscita del nuovo chipset è fissato tra l’8 e l’11 maggio, lasciando ad Apple al massimo una settimana prima che le tecnologie che adotta verranno lanciate sul mercato e adottate da altri produttori. Non è la prima volta tuttavia che Intel anticipa Apple nelle uscite di nuovi prodotti. La connessione ad altissima velocità Thunderbolt ad esempio, equipaggerà i nuovi iMac e MacBook Pro ma non è altro che una versione della tecnologia Intel Light Peak.

Dunque che cosa ha di speciale il chipset Z68 adottato da iMac?

Il chipset contiene una parte non meglio identificata conosciuta come Smart Response Technology, che dovrebbe essere capace di utilizzare le memorie SSD come una sorta di super cache per un disco rigido.

Teoricamente questo accorgimento potrebbe voler dire che i dischi rigidi meccanici  immagazzinerebbero dati alla velocità dei SSD, unendo così i punti di forza di entrambe le tecnologie: capacità e velocità di lettura e scrittura.

Apple accenna a questa nuova funzione nelle sue pagine web, senza però fornire informazioni dettagliate circa il guadagno in prestazioni e la capacità di Smart Response di vedere la coppia di memorie come un singolo disco.

Allora perché nessun cliente del nuovo iMac ha ancora rivelato nulla? Semplicemente perché la cosa ancora non è di pubblico dominio. I tempi di spedizione per un normale iMac sono di 2-4 giorni lavorativi, ma se ordiniamo la versione con SSD questi si allungano a 4-6 settimane.

Voci di corridoio vorrebbero che la capacità massima dei SSD che la tecnologia Smart Response possa amministrare sia di solo 20Gb, scelta che però giustificherebbe la loro funzione di cache.

In questo ultimo periodo Apple e Intel stanno facendo un lavoro di stretta collaborazione, sarà interessante vedere dove questo binomio ci porterà in futuro.

 

Luca Fortuna

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