navigatore-satellitare

Il GPS come uso civile compie dieci anni.

Fu l’allora Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, che rese accessibile l’uso del GPS per scopi civili, come la navigazione satellitare.

Da allora le nostre abitudini sono molto cambiate.

Eravamo abituati a viaggiare con carte gigantesche sul cruscotto, che poi finivamo inesorabilmente per non riuscire mai a ripiegare.

Avevamo l’abitudine di chiedere ad esseri umani l’indirizzo di un ristorante, l’ubicazione di una stazione di servizio o l’indicazione per la tangenziale.

Insomma sembra passata un’epoca, invece sono solo trascorsi 10 anni.

Adesso dialoghiamo con il navigatore (non è raro vedere automobilisti che imprecano contro il proprio navigatore), ci fidiamo ciecamente dei satelliti e stiamo attenti alle indicazioni della voce amica “girate a sinistra“, “girate a destra“.

Molto macchinosi e cari i primi navigatori satellitari in commercio, con voci a volte incomprensibili e indicazioni al limite del codice della strada come la mitica “fate inversione a U”.

Ceto bisognerebbe usarli come assistenti di viaggio, più che come guide infallibili che il più delle volte ci fanno percorrere strade sterrate e sconosciute anche agli autoctoni del posto e ti ritrovi sul ciglio di un burrone con strade in discesa e senza guard rail.

Che dire poi dell’indicazione data a camionisti di passare sotto ponti bassi o di percorrere strade troppo strette?

Quindi quando accendiamo il navigatore, proviamo anche a far funzionare quella cosa che si chiama “cervello”, invece di imprecare contro la “voce amica” del navigatore con un frasario degno di “riposseduta”.

Questo monologo del comico Gioele Dix dà il senso di come la nostra vita sia cambiata con i navigatori satellitari.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GfLZKsjSNsA[/youtube]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.