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Da ieri su Lycos.it si legge: “Cari utenti e cari potenziali utenti Lycos, come già annunciato le settimane scorse sulla stampa e sul nostro sito Internet, il 15.02.2009 abbiamo cessato la maggior parte delle nostre attività e dei servizi relativi al nostro portale“.

L’avventura Lycos giunge alla fine. Presente dal 1997 in Francia, Inghilterra, Germania, Svezia, Danimarca, Spagna, Italia e Paesi Bassi, il gruppo Lycos aveva già a novembre dell’anno scorso annunciato la situazione disastrosa in cui riversava: “La migliore opzione per  la società sarebbe di vendere i suoi domini e di chiudere il portale e le attività su internet”, tutto ciò si è avverato poiché le schede degli abbonati sono state soppresse ieri verso fine giornata.

Due dei servizi più grandi nati nel 1995 negli Stati Uniti, la messaggeria Caramail e le pagine personali Multimania, potrebbero fare la felicità di molti, dal momento in cui i vertici hanno fatto sapere che ogni servizio è in vendita. Molte indiscrezioni prevedono l’acquisto di Caramail da parte del gruppo tedesco United-Internet, mentre pare che i 6 milioni di pagine personali Multimania sarebbero già state riacquistare dall’ex responsabile di Lycos France.

Joint-venture della spagnola Telefonica e del gruppo tedesco Bertelsmann, Lycos è in posizione critica da molto tempo: nel 2000 era riuscito comunque a  superare la crisi grazie al riacquisto della società spagnola Terra Networks e del ridimensionamento, nel 2004, con l’entrata della coreana Daum Communications. Poiché strutturalmente deficitario e incapace di reggere il confronto con i grandi protagonisti del web come Google, Microsoft e Yahoo!, purtroppo non si è trovata altra soluzione se non la chiusura europea.

Fonte: Quo Media

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