Gli hacker si sono impossessati di nomi, password, numeri di telefono e indirizzi email. La società ritiene che possano essere coinvolti nel furto anche i dati relativi alle date di nascita, al genere alla nazionalità e i dati demografici basilari.
I pirati informatici sono entrati nel database venerdì scorso ma la dimensione del furto è emersa soltanto nella giornata di martedì. Il timore a questo punto è che siano in pericolo anche i conti online degli internauti truffati, che spesso usano la medesima password per accedere a diversi siti.
“Abbiamo avuto prove di un accesso non autorizzato al nostro database e che certi dati di account e contatto sono stati prelevati, incluse password e ID utente di Monster, indirizzi email, nomi, numeri telefonici e altri dati demografici“, ha comunicato la società ai propri utenti, essendo obbligata dalle leggi a rendere noto l’accaduto.
Non è la prima volta che Monster subisce un furto di questo tipo: nel 2007 sono stati sottratti 1,3 milioni di account. Briciole rispetto a quanto accaduto venerdì.
Mentre il sito procede con le indagini ha consigliato agli internauti di cambiare la propria password e di ignorare eventuali email provenienti dalla società che chiedono di compilare nuovamente il database.
Fonte: Quo Media