Per riuscire nell’intento, alcuni ricercatori sono diventati spammer a loro volta, riuscendo ad accedere al network di computer (battezzato Storm e composto da più di un milione di macchine) utilizzato dai professionisti della pubblicità spazzatura. Da questo network hanno iniziato a inoltrare mail spam: in un mese di attività ne sono state spedite oltre 450 milioni. Un solo internauta su 12,5 milioni si è lasciato convincere ad acquistare il prodotto pubblicizzato, ma il dato è tutt’altro che insignificante in rapporto ai grandi numeri dello spam.
Secondo le stime degli esperti, una campagna di spamming può fruttare milioni di dollari all’anno.
Nel terzo trimestre di quest’anno, chiusosi al 30 settembre, il volume della posta spam è aumentato notevolmente, lo sostiene la società per la sicurezza informatica Sophos. I dati mostrano una crescita di otto volte, ora ogni 416 messaggi di posta elettronica, uno è spam. I paesi in cui quest’attività è più diffusa sono gli Stati Uniti, la Russia e la Cina.
Fonte: Quo Media