Rendere perfetta l'homepage di un sito web

Ormai nel mondo del lavoro è praticamente prassi che ogni attività abbia un proprio sito web, che sia una vetrina o un e-commerce, per presentare il proprio lavoro. Per fare in modo che tale sito sia effettivamente efficace nel suo compito di promozione, bisogna fare in modo che tutti i suoi punti di forza siano regolarmente valorizzati. Pare ovvio dirlo, ma uno di essi è certamente la homepage.

Per apprendere come strutturare una homepage in maniera perfetta, abbiamo chiesto delle linee guida a DSI Design, una rinomata web agency con una vasta esperienza nella creazione di siti web a Torino. Ma prima, è importante sottolineare che la homepage è la prima impressione che i visitatori ricevono quando digitano l’indirizzo del tuo sito web nel loro browser.

Se è vero che ormai, grazie all’utilizzo dei social e delle campagne marketing, è possibile arrivare direttamente su pagine secondarie di un sito – ad esempio quella del servizio o del prodotto che interessa – è anche provato che la home resta sempre la pagina più visitata, un vero e proprio punto di riferimento per rassicurare e convincere i nuovi utenti della validità del sito e dell’attività che esso rappresenta. Vediamo, dunque, quali sono le linee guida per strutturare in maniera ottimale una homepage.

Cosa comunica una homepage ben strutturata?

Una homepage chiara e professionale trattiene gli utenti su di un sito e li fidelizza. Ma vediamo come.

Una prima buona impressione è un requisito fondamentale, motivo per cui una home ben curata non può che giovare alla web reputation di un brand. A tal proposito, la grafica deve essere coerente con l’immagine dell’azienda, a livello di colori, forme e suddivisione degli spazi.

Ma l’aspetto non è tutto per cui, prima di lanciarsi a progettare la parte visiva di una home, vanno studiati i testi, fondamentali per presentarsi in modo opportuno ai nuovi utenti. La base è rispondere a tre domande: chi sei, cosa fai e cosa offri a chi è appena arrivato sul sito. Una risposta semplice ma esaustiva a questi interrogativi trattiene il lettore sulla homepage, anziché farlo andare a cercare altrove.

La brevità è la chiave, è inutile mettere TUTTO sulla homepage, si finisce solo per confondere. Se lo scopo finale di un sito è la conversione, è bene strutturare la pagina al fine di accompagnare l’utente verso quell’azione precisa, ma senza stordirlo nel mentre con troppi stimoli.

Gli elementi essenziali della home page: come farsi conoscere in pochi secondi

La prima parte di una homepage, definita above the fold per il fatto che deve vedersi tutta senza cominciare a scorrere, ha degli elementi pressoché fissi e fondamentali in qualunque sito: il logo, la barra di navigazione e l’immagine del banner, solitamente accompagnata da un titolo e da una call to action.

Il logo deve essere il primo elemento evidente, infatti di solito si trova in alto, a sinistra o al massimo in centro. Presenta il brand e, spesso, fornisce spunto al resto della grafica del sito, a partire dal menu di navigazione.

Quest’ultimo deve essere chiaro, facile da utilizzare, e visibile anche dopo lo scroll, o tutta la fatica di creare il sito sarà stata totalmente inutile. Paradossalmente, può non avere un rimando alla home stessa, dato che esso viene inserito nel logo, per dare un senso di immediatezza: la pagina principale deve poter essere raggiunta sempre da qualunque altro luogo del sito.

Nel caso in cui sia necessario (specialmente negli e-commerce), il menu viene accompagnato da una barra di ricerca, per portare gli utenti dove hanno bisogno di andare, senza troppe lungaggini.

Il banner sottostante deve essere costituito da un’immagine coerente con l’identità del sito, con un testo che spieghi senza ombra di dubbio cosa aspettarsi dal sito, rigorosamente in formato H1.

A questi elementi possono essere aggiunti un sottotitolo e una prima call to action, non per forza un pulsante enorme e sgargiante, ma comunque che sia ben visibile e che sia chiara la sua funzione di link.

La parte bassa della pagina: altri elementi da inserire in home

Dopo i primi elementi, praticamente obbligatori, se ne possono introdurre altri di una grande varietà… ma assolutamente non tutti, altrimenti si ripresenta il pericolo di avere troppe informazioni caotiche in homepage.

Solitamente vengono inseriti un breve box di presentazione che rimandi alla pagina aziendale, e uno in cui si elencano e sono linkati tutti i servizi forniti. Per aumentare il senso di fiducia nei confronti dell’azienda, se disponibili si possono riportare le recensioni positive di passati clienti, o indicare eventuali testimonial famosi o loghi di partner.

Si possono inoltre posizionare un portfolio o una galleria (se inerenti all’attività del sito), una sezione F.A.Q. e un collegamento ai post più recenti del blog aziendale o dei social.

In fondo alla pagina, solitamente non manca mai un modulo dei contatti, per finalizzare una prima conversione, e per dar modo agli utenti di avviare una comunicazione. In aggiunta o alternativa, si può anche aggiungere il modulo di una chat.

A concludere la pagina c’è il footer, che ripropone il logo aziendale, il link alle pagine principali e le principali informazioni di contatto dell’azienda.

Qualche ulteriore consiglio per una homepage davvero a regola d’arte

Logo e titoli possono essere originali, sgargianti e molto visibili, ma i paragrafi di testo devono essere redatti in un colore neutro, che non stanchi gli occhi, in contrasto con lo sfondo della pagina e in un font semplice e chiaro.

Inoltre, se è vero che bisogna essere misurati con i testi, si possono però anche sfruttare le immagini nella strategia comunicativa: foto non troppo pesanti, con un titolo ordinato e un testo alternativo eloquente in caso di mancato caricamento. Devono essere chiare e coerenti col resto del sito, magari anche realizzate nella stessa sede aziendale, per dare un’idea di un luogo e un team fisico alle spalle dello spazio virtuale.

Un altro elemento fondamentale è l’ottimizzazione SEO della homepage, da non limitare all’inserimento di parole chiave nei testi, ma da apportare anche nella struttura, con il giusto posizionamento di titoli e sottotitoli. Non si devono inoltre dimenticare tag title e meta description della pagina, redatti anche in modo da invogliare le visite.

Per sapere se tutte le fatiche nella creazione di una homepage perfetta abbiano ripagato, l’unica soluzione è ovviamente monitorare il sito tramite Google Analytics, per conoscere il numero di visualizzazioni, le call to action ottenute, la permanenza media degli utenti e altro ancora.

E se i risultati non soddisfano? Nessun problema: le homepage non sono fatte per rimanere sempre uguali, ma devono essere modificare periodicamente, in base alle esigenze aziendali e ai monitoraggi effettuati.

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