
È vero che gli smartphone ci hanno reso più possessivi? Quale impatto hanno avuto questi dispositivi sulle nostre abitudini?
A queste domande decisive tenta di rispondere un’infografica dal titolo Gelosia 3.0, un progetto di Recovery Data, azienda leader nel recupero dati, che ha elaborato le più recenti ricerche sul tema e ha pensato di presentarle in modo originale e accattivante.
La Gelosia 3.0 è un fenomeno che riguarda moltissime coppie ed è correlato a un uso smodato dello smartphone ma anche all’ossessione che alcune persone hanno verso il partner, che sfocia nel controllare di nascosto i profili social sullo smartphone e nel cercare un pretesto per litigare a causa delle troppe notifiche ricevute.
La dipendenza da smartphone è l’altra faccia della medaglia e quando diventa patologica può essere rischiosa: ha il nome di nomofobia e si sta diffondendo sempre di più tra gli utenti dei device mobile.
3 cose da sapere sull’impatto dello smartphone nella nostra vita
I dati riportati dall’infografica sono a dir poco sorprendenti, poiché affermano che nell’arco di 24 ore controlliamo le notifiche in media 200 volte, il 57% delle persone controlla lo smartphone appena sveglio e addirittura l’83% lo usa anche di notte e risponde alle mail di lavoro.
Da ciò si evince che le abitudini quotidiane sono molto cambiate negli ultimi anni, soprattutto fra i più giovani; dalle statistiche risulta che i ragazzi fra i 18 e i 24 anni sono quelli che più di tutti usano lo smartphone di notte.
Questo mutamento, ovviamente, è di dimensioni globali, perciò è utile fare dei raffronti fra Paesi diversi per verificare la diffusione degli smartphone, la velocità media delle connessioni e il tipo di impiego che ne viene fatto.
Per saperne di più basta consultare la mappa interattiva di Recovery Data, dove sono illustrati i dati relativi ai principali Paesi dell’UE.
In questo scenario l’Italia non è fra i primi in classifica: da noi solo il 46% della popolazione naviga sul web da smartphone (una percentuale che forse dipende dal gran numero di pensionati italiani), a fronte del 67% della Grecia, dell’80% della Spagna e dell’87% del Regno Unito.
In sintesi, indipendentemente dalle percentuali, i dispositivi mobile hanno cambiato la vita di tutti noi e probabilmente continueranno a rivestire un ruolo importante nel nostro futuro.
Quello che conta, come sempre, è esserne consapevoli.
Sapevate che si possono recuperare dati cancellati dai cellulari di qualsiasi marca e modello..