Visto che in questo post è stato portato alla luce il problema dell’accessibilità dei siti internet, vi riporto questo articolo pubblicato su Quo Media.

La Commissione europea ha espresso l’esigenza di rendere il web maggiormente accessibile agli utenti affetti da una qualche forma di disabilità: il 15% dei cittadini europei soffre infatti di disturbi di vario genere che rendono difficile l’utilizzo della rete. Per alcuni è un problema leggere i testi dei siti scritti in caratteri piccoli, o addirittura accedere ai siti internet o ai servizi in linea e i provvedimenti in merito sono stati, nonostante le numerose sollecitazioni, pressoché nulli.

Ancora oggi la maggior parte dei siti non rispetta le norme universali di convivialità con l’utente. Per questo motivo la commissione ha avviato una consultazione pubblica, che resterà aperta fino al 27 agosto, per elaborare delle soluzioni al problema.

Un dato da non sottovalutare è quello relativo all’età media della popolazione europea che sta aumentando rapidamente e si prevede che, entro il 2020, il 25% della popolazione totale avrà più di 65 anni. Le persone anziane hanno spesso difficoltà a utilizzare internet, a causa di problemi come l’indebolimento della vista e la perdita di destrezza che impedisce di utilizzare con precisione il mouse. Qualche piccolo accorgimento potrebbe alleviare il disagio di molte persone che davanti al computer provano un senso di inadeguatezza. Il consorzio del world wide web, fondato nel 1994 con il sostegno della commissione, ha definito delle linee guida per l’accessibilità dei contenuti internet.

Nel 2007, tuttavia, solo il 5% dei siti pubblici e meno del 3% dei siti privati sono stati considerati pienamente accessibili.

“L’accesso ai siti internet è fondamentale per molti cittadini in Europa, eppure molti non possono utilizzare internet a causa delle disabilità di cui soffrono. Fintanto che l’accesso a internet per tutti non sarà una realtà, un gran numero di persone non potrà beneficiare dei vantaggi offerti da internet. Esistono soluzioni semplici a questi problemi: perché dunque solo pochissimi editori di siti internet le applicano?” chiede Viviane Reding, commissaria ue per la società dell’informazione e dei media. “Quante più persone utilizzeranno internet, tanto meglio sarà per l’economia europea e tanto più ricchi saranno i contenuti in linea. Invito caldamente il settore dell’editoria internet e le amministrazioni pubbliche a impegnarsi più seriamente per rendere internet più accessibile per tutti. I responsabili dovrebbero tener presente che, nel giro di qualche anno, si troveranno probabilmente a far parte della schiera di persone che ha difficoltà a leggere lo schermo” aggiunge la Reding.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.