I principali produttori restano gli Usa.
Al secondo posto nella classifica dei Paesi che diffondono mail contenenti pubblicità non richiesta, troviamo la Russia (7,4%) e al terzo posto si piazza la Turchia, new entry nella graduatoria. L’Italia, con il suo 3,7%, si mantiene in 8° posizione.
Ancora più grave sarebbe la minaccia legata ai messaggi spam contenenti virus. “Inserendo degli indirizzi internet a cui collegarsi all’interno dei messaggi pubblicitari gli spammer cercano di aggirare le misure di sicurezza e se si visitano quelle pagine si scaricano dei virus nel proprio computer” si legge in una nota del rapporto.