La conferma di questa intuizione arriva direttamente dal presidente Satoru Iwata che in meeting dove sono stati divulgati alcuni risultati finanziari ha affermato che oltre al continuo apprezzamento dello yen, l’hardware Wii U non genererà guadagni per Nintendo subito dopo il lancio perché l’azienda Giapponese ha preferito basare il prezzo della console non tanto sui costi di produzione bensì sul prezzo che i consumatori possono ritenere ragionevole. Purtroppo, il presidente ammette che nel semestre che anticipa il rilascio della nuova Wii U, non si sono riusciti a registrare profitti sulla vendita del software e a questo si devono aggiungere le importanti perdite registrate a causa dei costi di produzione Wii U, che non permetterà di generare profitti in quanto venduta al di sotto dei costi di produzione.
Per chi si fosse perso gli articoli precedenti, ricordiamo che Wii U sarà disponibile in due bundle, Basic e Premium ed i prezzi saranno i seguenti: 299€ per la versione basic e 349€ per la versione premium. Grazie a questa politica aggressiva, Nintendo spera di riuscire a vendere entro il 31 Marzo 2013 ben 5,5 milioni di console ed al momento si segnala che i pre-ordini stanno registrando ottimi numeri.
Naturalmente Nintendo spera di generare i propri profitti dalla vendita di software ed accessori dedicati alla nuova console. Non ci stupiamo comunque di questa decisione: già l’anno scorso, il nuovo Nintendo 3DS era venduto in perdita in seguito al taglio di prezzo imposto da Nintendo nel 2011.
Una cosa è certa: vendendo la sua console sotto costo, l’azienda giapponese non genererà utili così grandi come faceva al lancio delle sue console precedente. Staremo a vedere se questa strategia commerciale sarà vincente.