Facebook e Twitter spariscono dall’Xbox.

Abbiamo già parlato in un altro articolo dell’aggiornamento della Dash Board autunnale. Diverse sono le novità anche nel campo della sicurezza ma l’introduzione più importante è senza dubbio la possibilità di usare Internet Explorer e di navigare direttamente dalla console. Cosa, fra l’altro, che le console dei diretti concorrenti di Microsoft fanno già da tempo. I meno attenti, tuttavia, non hanno notato che con la nuova Dash Board sono scomparse contemporaneamente le tiles di Facebook e Twitter, che prima erano raggiungibili dalla Dash della console.

All’inizio si era pensato ad un problema tecnico e si era sperato che il tutto potesse essere risolto nel giro di pochi giorni, tuttavia il motivo alla base dell’eliminazione di queste due apps sembra essere un altro. Il noto portale The Verge ha recentemente riassunto in un articolo le indiscrezioni derivanti dal mondo di Xbox Live che hanno rivelato che la scelta di Microsoft sarebbe dovuto al fatto che l’azienda vuole incentivare i suoi consumatori ad utilizzare direttamente il nuovo Internet Explorer.

L’utente non avrebbe alcuna facoltà di rispristino: infatti sul Market Place le applicazioni non sarebbero più disponibili. Sembrerebbe, tuttavia, che coloro che avevano già scaricato le apps nella precedente versione della dashboard possano continuare ad usarle: per questo motivo consigliamo a coloro che sono interessati a Facebook e a Twitter  di scaricare le applicazioni prima di effettuare l’aggiornamento!

Purtroppo, per coloro che hanno già effettuato l’upgrade, al momento non esiste una soluzione. Ricordiamo che la possibilità di aggiornare la dash board è presente solo da pochi giorni e solo, al momento, per un numero riservato di utenti, in quanto il rilascio globale avverrà solo il 23 Ottobre. Resta il fatto che Microsoft sembra violare la libera scelta del consumatore che deve poter scegliere in autonomia quale applicazione utilizzare. Non è accettabile che la casa produttrice di una console decida in modo indipendente quali programmi debba usare l’utente finale.

Al momento l’azienda americana non ha né confermato né smentito queste indiscrezioni ma le polemiche sembrano ben lontane dal cessare.