Nonostante i periodi difficili per l’economia mondiale di questi ultimi ani, ci sono settori che hanno continuato a mostrare una certa crescita. Uno di questi è sicuramente l’informatica: nonostante, per esempio il calo degli acquisti natalizi 2011 in tutta Europa, i prodotti come Pc fissi e portatili ma anche tablet e smartphone, hanno incrementato le proprie vendite rispetto allo scorso anno. Questo fenomeno, tuttavia, sembrerebbe essere giunto al termine: infatti anche il mercato dei pc inizia a mostrare una certa crisi. Gli ultimi dati, infatti, non sono affatto incoraggianti per coloro che producono personal computer: infatti, solo in Europa, nel mese di Maggio si è avuto un calo del 5-10% delle vendite totali ma il dato, in realtà, conferma un trend negativo che si era già intravisto all’inizio dell’anno. I produttori erano consapevoli del fatto che ci sarebbe stata una diminuzione delle vendite ma, in questo caso, i dati sarebbero ancora peggiori rispetto alle previsioni già poco rosee dei produttori di pc.

Gli analisti affermano che la causa principale di questo calo di vendite debba essere ricercata nella crisi economica che sta opprimendo sempre di più i cittadini europei. Ma non sarebbe solo la situazione attuale a preoccupare i cittadini ma anche le prospettive future. Infatti, sono sempre di più coloro che ritengono che la crisi durerà ancora a lungo, e la possibile uscita dall’euro della Grecia spaventa anche i consumatori. Infatti, non è ancora ben chiaro quale sarà l’impatto sui singoli cittadini nel caso in cui la Grecia abbandonasse la moneta unica. Per questo motivo, molti consumatori preferiscono attendere lo sviluppo di questa situazione ancora abbastanza incerta, prima di tornare a comprare materiale elettronico, nonostante il periodo.

Effettivamente c’è ancora un po’ di tempo prima dei periodi cruciali per la vendita dei pc: il ritorno a scuola ed il prossimo Natale. Nel frattempo è probabile che la situazione economica europea si sia stabilizzata e si vedranno le conseguenze del probabile fallimento della Grecia e, se questo non influirà molto sulle economie degli altri stati Europei, è probabile che il settore informatico potrà tornare all’attivo.

 

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