In realtà non è certo una funzione che utilizziamo tutti i giorni: infatti, fortunatamente, sono rare le occasioni in cui abbiamo la necessità di ricorrere a questa utilità di sistema. Tuttavia, se dovessimo averne bisogno, noteremmo che la riparazione del nostro Hard Disk risulterebbe piuttosto lunga, soprattutto se il disco in questione dispone di una capacità abbastanza elevata.
Il vero difetto di CHKDSK è che, per effettuare la procedura di recupero dell’Hard Disk, pone quest’ultimo offline fino a quando il problema non viene completamente risolto. In questo modo, l’utente che vorrebbe controllare periodicamente la salute del proprio Hard Disk è costretto a rinunciarvi: infatti per tutta la durata del processo non potrà utilizzare il proprio pc che rimarrà acceso ma non potrà essere usato né per lavorare ad un documento né per navigare semplicemente sul Web.
Per questo motivo, Microsoft sta cercando delle soluzioni che possano cercare di semplificare l’utilizzo di questa utilità di sistema da parte degli utenti. In particolare l’azienda americana starebbe lavorando ad una soluzione per il nuovo sistema operativo Windows 8. Con il nuovo sistema, potremo verificare le funzionalità del nostro Hard Disk ma continuare tranquillamente a lavorare con il pc. Potremo scegliere noi quando far iniziare i controlli e le “riparazioni” che presuppongono la necessità di avere offline l’Hard Disk. In questo modo potremo decidere di completare le operazioni di verifica/riparazione quando riterremo di poter lasciare per un po’ inattivo il pc.
Infine, per aiutare l’utente a decidere se è il caso di intervenire con il CHKDSK, Windows ha deciso di creare un Action Center che ci mostrerà , in caso di problemi rilevati dal sistema, dei consigli su quali strumenti utilizzare e come programmarli al meglio. La possibilità, infine, di utilizzare il CHKDSK non sarà più solo riservata agli Hard Disk con file system NTFS ma anche alle normali periferiche removibili.