In parole semplici: basta u qualunque pezzo di carta o cartone, anche usati e grazie a questi Sony è riuscita a mettere in movimento un ventolina posta nello stand attraverso modalità molto semplici e con un’invenzione che non dovrebbe utilizzare materiali costosi o pericolosi. Ma allora come è possibile tutto questo, vi starete chiedendo!
Ebbene il pezzo di cara è stato posizionato in una soluzione particolare composta da Enzimi ed acqua e poco alla volta questa ha rotto i legami chimici degli elementi che compongono la carta sino a formare del normale glucosio. Quest’ultimo a contatto con ossigeno ed altri elementi ha scatenato un’ulteriore reazione che ha prodotto dal glucosio ioni ed idrogeno che riescono a produrre energia attraverso degli elettrodi particolari. Il prodotto di “scarto” di questa reazione è acqua e gluconolactone che può essere riutilizzato in quanto presente in molti cosmetici tutt’oggi presenti sul mercato.
In un certo senso di potrebbe dire che questa tecnologia non è altro che uno dei meccanismi che regola la vita di formiche e termiti: questi producono l’energia per il loro sostentamento attraverso il glucosio che viene ricavato attraverso la cellulosa degli alberi. Gli enzimi e gli elementi coinvolti sono esattamente gli stessi di quelli dell’invenzione di Sony con l’aggiunta di due elettrodi per trasformare la reazione in energia elettrica.
Una soluzione quindi davvero interessante ma bisognerà vedere se sarà davvero attuabile: molto spesso si vedono nuove tecnologie che potrebbero creare energia pulita e che poi scompaiono nel nulla. Infatti sino ad ora questo progetto è stato applicato solo ad una ventola di piccole dimensioni, bisognerà vedere cosa potrebbe succedere con oggetti che richiedono una maggiore alimentazione. Inoltre rimane l’incognita della durata di questa fornitura elettrica.
Non resta che aspettare e vedere se fra qualche anno questa tecnologia sarà una di quelle che avrà contribuito a rendere il nostro mondo un po’ più pulito.