Uno degli attacchi più deleteri che si possono subire al proprio pc da parte di codice malevolo, sono quelli portati attraverso false applicazioni antivirus. Programmi del genere si installano, o vengono installati sul pc e presentano all’utente una schermata di warning che li informa della presenza di una minaccia alla propria macchina, in seguito all’utente è richiesto di fare partire il software di scansione, che produrrà solo un peggioramento della situazione o, peggio ancora, di chiamare un numero di assistenza (falso) che darà il codice di sblocco del pc, tenuto a tutti gli effetti in ostaggio da parte del virus.
Sebbene questo genere di attacchi siano ancora presenti, e fruttino agli hacker un notevole quantitativo di introiti illeciti, sembra che questo fenomeno sia in netta diminuzione. Stando a quanto riporta Kaspery Lab, società software specializzata in sicurezza, la frequenza di attacchi con falsi antivirus è passata ultimamente dai 60.000 al giorno, ai 50.000 . Questo buon risultato è dovuto a diversi fattori, nei quali è necessario includere una legge più severa per i trasgressori, un migliore filtraggio dei risultati da parte dei motori di ricerca, e le azioni intraprese dalle comunità di professionisti che lottano contro il cyber crimine che si sviluppa attraverso molti network del Web.
Particolarmente la chiusura di diverse reti illegali è la causa di questo buon risultato, che riescono così ad isolare i pirati informatici e ad averne ragione. Oltre quindi all’individuazione dei server che distribuiscono i fake antivirus, è anche bene ricordare che anche i motori di ricerca stanno agendo per il bene degli utenti, monitorando i siti che vengono richiamati durante le ricerche, ed associando a ciascuno un certo indice di affidabilità che li discrimina, consentendo infine di mostrare all’utente solo quelli che si dimostrano degni di fiducia.
E’ pur vero che, abbandonato il sistema degli antivirus falsi, i pirati si stanno muovendo verso i nuovi network di fruizione di massa, come i social network, Facebook e Twitter in testa, attraverso i quali è più semplice raggiungere gli utenti con meno investimenti per la creazione di software malevolo. In ogni caso, è bene ricordare che qualunque sia il genere di problema che si riscontra con la propria macchina, non bisogna mai corrispondere i dati della carta di credito o effettuare telefonate, trovandosi certamente in una posizione di rischio: meglio portare il pc in assistenza.