deframmentazione_windows_7

Prima dell’avvento di Windows 7, la deframmentazione del disco rigido era una operazione noiosissima, che paralizzava il pc per ore, in attesa del riordino dei cluster di memoria. Inoltre, affinchè l’operazione avesse una qualche utilità, il programma usato doveva essere di qualità, ed effettuato con una regolarità almeno mensile. Dopo Windows 7, la deframmentazione del disco avviene in maniera più naturale e meno traumatica, grazie anche alla maggiore velocità operativa dei processori odierni.

In Windows 7 infatti, l‘utility di deframmentazione disco viene lanciata in automatico durante date programmate, solitamente una volta alla settimana. Questo avviene in maniera automatica ed è una impostazione di default, quindi è ben probabile che il vostro hard disk sia sempre mantenuto alle massime performance. Non è necessario riprogrammare di volta in volta il momento di avvio della funzione di defrag: se il pc dovesse essere spento nell’orario di esecuzione, la deframmentazione avverrà la prima volta che il pc si trova nello stato idle. E’ da tenere presente che i nuovi hard disk a stato solido, SSD, non devono essere deframmentati, ed è dunque necessario disabilitare questa funzione tramite:

 

  • Click su Start
  • digitare disk
  • cliccare su Disk Defragmenter
  • Click su Configure Schedule da dove avverrà la disabilitazione.

Se invece si possiede un hard disk esterno, dunque non sempre connesso con il PC, è possibile che non venga mai deframmentato da Windows 7: in questi casi è necessario avviare l’utility manualmente con riferimento naturalmente alla unità disco esterna. L’operazione di dedeframmentazione è necessaria affinchè l’accesso al disco rigido, dunque ai dati delle applicazioni che usiamo, sia sempre ottimizzato alla massima rapidità. Inoltre, mantenere ordinato i settori di memoria del hard disk consente di diminuire gli errori dovuti all’installazione di nuovi programmi che, in un supporto non regolarmente deframmentato, potrebbero dare luogo a qualche problema in esecuzione, e costringendo l’utente ad attese inutili o addirittura alla reinstallazione dell’applicazione. Un piccolo sacrificio che Windows 7 ci rende più leggero e meno impegnativo.

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