La controversia nasce anche dal fatto che altri motori di ricerca come Yahoo o Google, hanno un consumo molto minore di energia che si attesta rispettivamente al 13% e al 34% mentre tutto il resto viene affidato a quelle che vengono chiamate energie “pulite” ovvero rinnovabili che invece il più famoso social network non ha mai preso in considerazione.
Per cercare di convincere gli ideatori di Facebook, Greenpeace ha deciso di lanciare una sfida: ha proposto di portare un progetto dove si possa ricavare più energia da fonti rinnovabili entro il 22 Aprile che è anche il giorno della Terra. Così quel giorno ci potrebbe essere un motivo in più per festeggiare.
Per incentivare ancora di più Facebook ad aderire al progetto, in numerose città si sono viste o si vedranno delle dimostrazioni che sono state denominate “Facebook, ci piaci verde”.
Ma si sono stabilite anche iniziative di tipo virtuale come per esempio “Unfriend Coal”: una pagina di Facebook dove le persone possono lasciare il proprio commento e si è già arrivati a 50.000 opinioni che verranno inviate direttamente alla sede centrale del social network.
Chissà che non si possa avere un ambiente sempre più pulito e sano!