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Uno studio dell’Unione europea ammonisce sui pericoli corsi dai giovani navigatori del web. Solo il 28% delle famiglie del Vecchio Continente usa un programma per controllare e preservare le attività online dei propri figli. Figli che, tra i 9 e i 16 anni, sembrano correre qualche rischio di troppo sul web.

Il 40% dei ragazzi di quell’età, infatti, dichiara di essersi imbattuto in qualche esperienza sgradevole durante la navigazione legata alla pornografia, al bullissimo, all’incontro con blog su temi complessi (droga, anoressia) e al furto d’identità.

I ragazzi europei dicono di andare in rete soprattutto per fare i compiti (85%), per giocare (83%), guardare video (76%), chattare (62%) e condividere materiali come video e immagini (39%). Secondo la ricerca, però, i genitori sono troppo spesso inconsapevoli di rischi e strutture dell’universo online.

Da QuoMedia

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